Categoria: In Aula

Una lezione a 33 giri

Insieme alla Prof.ssa Pudva (Inglese) e alla Prof.ssa Vivarelli (Lettere) oggi in classe abbiamo parlato del premio Nobel Bob Dylan, grandissimo musicista e poeta. La lezione è stata davvero stimolante e originale perché abbiamo avuto modo di vedere da vicino e ascoltare alcuni LP originali dell’epoca. Proprio così, perché le prof. hanno portato a scuola un giradischi che abbiamo potuto osservare da vicino (per alcuni di noi, abituati agli ascolti in mp3, è stata la prima volta…). Insieme abbiamo ripercorso tutta la carriera di Dylan attraverso testi e aneddoti. Abbiamo approfondito le tematiche sociali ed esistenziali che Dylan ha affrontato nelle sue canzoni, la sua poeticità visionaria e la sua voce di protesta contro la guerra. Abbiamo guardato e discusso filmati dell’epoca e per finire… Abbiamo concluso con l’ascolto di altri due capolavori degli Anni 60: “Sympathy for the Devil” dei Rolling Stones e “Little Wing” di Jimi Hendrix. Una vera folgorazione per molti di noi, che conoscevamo questi grandi artisti soltanto per fama. In seguito a questa lezione, è nato un progetto: due di noi hanno intenzione di reinterpretare con la chitarra “Just like a woman” di Bob Dylan. Stay tuned!

Ma intanto, ecco alcune immagini di questa divertente lezione…

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Formimpresa va in TV

Oggi noi ragazze del Quarto anno di Tecnico dei Trattamenti estetici e dell’acconciatura abbiamo fatto una piccola gita negli studi televisivi di Primocanale, dove abbiamo partecipato a una trasmissione che trattava l’orientamento al lavoro e la formazione professionale. Fra il pubblico si trovavano tanti studenti come noi, con i quali ci siamo confrontate su argomenti di interesse comune… Ma vediamo per bene cosa è successo… L’appuntamento era la mattina alle dieci con la nostra insegnante di Lettere e il direttore Lelio Tognoli. Dopo un pranzetto a base di focaccia genovese, abbiamo registrato la puntata. Ecco alcune fotografie che abbiamo scattato! Fra gli ospiti vi erano l’assessore Ilaria Cavo e i responsabili di progetti finanziati dalla regione, ai quali abbiamo potuto chiedere alcune informazioni su come affrontare al meglio il primo colloquio di lavoro. Al termine della puntata hanno consegnato a ognuno di noi un libro (“Job Tips”, di Matteo Tutilinatis, Franco Angeli) e un questionario per capire come compilare un cv in modo efficace, sia cartaceo sia multimediale. E adesso, non resta che incrociare le dita!

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Beauty Icons: Lady Gaga

Proseguono gli appuntamenti con Beauty Icons! Oggi Sara e Gaia ci presentano un’analisi dettagliata dello stile della celebre pop star Lady Gaga. Dopo aver svolto una ricerca in aula computer in piccoli gruppi e preparato un articolo insieme alla Prof di Lettere, hanno realizzato con il professore di Informatica un Power Point dove si ripercorrono tutte le fasi della sua carriera e si traccia un’analisi del suo look bizzarro e stravagante. Ecco alcune diapositive. Buon divertimento!

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La maschera di Atena

Nella mitologia greca, Atena è la dea della sapienza, della tessitura e della strategia militare, ovvero gli aspetti più nobili della guerra. Ѐ anche protettrice di Atene. I suoi simboli sacri sono la civetta e l’ulivo,  ha spesso con sé il suo animale sacro e indossa un mantello. Immune alle frecce di Eros, resta, per sua scelta, eterna vergine, e per questo è conosciuta come Athena Parthenos (la Vergine Atena). Ecco una maschera ispirata a questa dea.

Occorrente:   limone

un vasetto di yogurt, lievito di birra e mezzo limone.

Preparazione: mettere in un recipiente un cucchiaio di lievito di birra, un vasetto di yogurt magro e aggiungere il succo di mezzo limone. Stendere sul viso il prodotto ottenuto in maniera uniforme, facendo attenzione a non avvicinarsi a occhi e bocca. Lasciare in posa per circa 15/20 minuti.

di Mery Turco, Elvira Stucchio, Elena Paganini

La maschera scrub di Cibele

Cibele è un’antica dea dell’Anatolia. Dea della Natura, degli animali e dei luoghi selvatici. Simboleggia la forza creatrice e distruttrice della Natura. Viene  solitamente raffigurata seduta sul trono o sul carro trainato da leoni o leopardi. Indossa una corona turrita. Una leggenda narra che Zeus fosse innamorato di lei e fosse tormentato dal desiderio di possederla. Ecco una maschera ispirata a questa affascinante divinità.

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Occorrente

1 cucchiaio di miele

1 cucchiaio di bicarbonato

PREPARAZIONE

Mettere in  una ciotola il miele ed il bicarbonato, mescolare bene e applicare sul viso con le dita, con movimenti circolari in modo da massaggiare la pelle e detergerla. Lasciare in posa per un paio di minuti, poi sciacquare  con acqua tiepida per eliminare le tracce di miele. Infine, asciugare con una salvietta morbida. Chi ha la pelle molto sensibile, può utilizzare soltanto il miele.

Di Alessia Lazzerini

Ginevra Gaia Gaspari

Barbara Damiano

La maschera di Demetra

 Demetra è la dea del grano e dell’agricoltura; artefice del ciclo delle stagioni, della vita e della morte, costante nutrice della gioventù e della terra verde. Demetra in greco antico significa MADRE TERRA. Ecco una maschera purificante ispirata alla dea, che abbiamo pensato per voi.

 

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Occorrente:

10 g. di lievito di birra

acqua di rose o infuso.

Procedimento: Schiacciare con una forchetta i 10 g. di lievito di birra (acquistabile dal fornaio e nei supermercati), e unire acqua di rose o un infuso adatto. Applicare la maschera e tenere in posa finché non è completamente asciutta. Rimuovere la maschera con acqua tiepida.

di Giulia Triacca e Alice Galia

Le maschere delle Muse

Le Muse erano divinità minori che appartenevano al dio Apollo. Erano nove sorelle, giovani e bellissime, figlie di Zeus e di Mnemosine, nate ai piedi dell’Olimpo. A questo però preferivano il Parnaso, dove amavano suonare, cantare e danzare per il dio Apollo. Ognuna di esse aveva le sue particolari attribuzioni:

Calliope: il cui nome in greco significa “dalla bella voce”, era l’ispiratrice della Poesia Epica
Erato: deriva il nome da Eros ed è considerata l’ispiratrice della Poesia lirica e del canto corale
Clio: è la Musa della Storia.
Euterpe: nella mitologia greca e romana è la musa della Musica, protettrice di strumenti a fiato e, più tardi, anche della poesia lirica.
Melpomene: “colei che canta la Tragedia”, è la musa del Canto, dell’armonia musicale e della tragedia.
Polimnia: è la musa protettrice dell’orchestica, della pantomima e della danza.
Talia: (fiorire), è colei che presiede alla commedia ed alla poesia bucolica.
Tersicore: è la musa della Danza, il suo nome viene dalla parola (“mi piace”) e (“danza”).
Urania: figlia di Zeus e di Mnemosine, è la musa dell’astronomia e della geometria. Ha  in mano il mappamondo e un compasso.

Le Muse sono invocate specialmente dai poeti come ispiratrici delle lore opere. Chiunque osi offenderle viene severamente punito, come le figlie del re della Tessaglia, che avevano voluto rivaleggiare con loro nel canto e furono mutate in uno stormo di rauche gazze. Oltre al Parnaso, le Muse frequentano anche altri luoghi: il monte Pindo, il monte Elicona. Gli alberi a loro consacrati sono l’alloro e le palme e hanno a loro servizio Pègaso, il cavallo alato.

Le maschere delle Muse

DECONGESTIONANTI PER PELLI SENSIBILI E CON COUPEROSE O IPEREMIE

 

Occorrente

1 cetriolo, 1 ananas, 1 vasetto di yogurt magro con un cucchiaio di miele

Al cetriolo – Stendere fette di cetriolo direttamente sul  viso. Quando le fettine si seccano, rimuoverle e sciacquare con acqua tiepida.

ananas

All’ananas – illumina la pelle come un leggero peeling ed ha azione lenitiva; mettere le fette d’ananas direttamente sul viso perfettamente pulito e, dopo 20 minuti circa, sciacquare con acqua tiepida

yogurt

Allo Yogurt e Miele – sciogliere un cucchiaio di miele in mezzo vasetto di yogurt magro, applicare sulla pelle, picchiettando con molta delicatezza. Lasciare agire per qualche minuto e poi risciacquare con acqua tiepida.

 

di Sara, Carlotta, Matilda

 

 

La maschera di Iride

Iride, la divina messaggera, figlia di Taumante ed Elettra e sorella delle tre terribili arpie Celeno, Ocipite e Aello è personificazione dell’arcobaleno che unisce il Cielo alla Terra. È una fanciulla dai piedi veloci come il vento, con le ali dipinte di tutti e sette i colori dell’arcobaleno e porta gli ordini celesti di Zeus e di Hera agli altri dei e agli altri uomini.

È rappresentata vestita di iridescenti gocce di rugiada ed è proprio per la sua luminosità di colore variabile che la membrana dell’occhio si chiama “iride”. Ecco una maschera di bellezza ispirata a questa splendida dea:

BANANA

Occorrente

1 banana

panna fresca

Schiacciare in una ciotola una banana e in seguito spalmarla su tutto il viso e collo. Per renderla più cremosa si può aggiungere un cucchiaio di panna fresca. Infine lasciarla in posa 30 minuti e sciacquare, senza lasciare residui, con acqua tiepida.

 

di Iris Lodola, Arlinda Kalej, Kristiana Jushi

 

Siamo belle? Scopriamolo con la sezione aurea

Oggi in classe abbiamo applicato il concetto di proporzione a quello di armonia e bellezza attraverso lo studio della sezione aurea. Ma che cos’è la sezione aurea? È il segmento medio proporzionale tra la lunghezza di tutto il segmento e la parte rimanente. Viene espresso dalla lettera greca “ φ “ (fi) e corrisponde al numero 1,618…. .

Questo numero ha una  proprietà particolare che affascina gli studiosi e gli artisti da migliaia di anni. È un rapporto proporzionale dal quale deriva la misteriosa proprietà di trovare il senso di bellezza e armonia a qualsiasi cosa e in qualsiasi campo venga applicato.

Pitagora la definì “divina proporzione”.

Lo si trova in architettura (ad esempio nel Partenone), pittura ( in molte opere di Leonardo da Vinci), musica, in natura (i petali delle rose, la spirale delle conchiglie) ecc… Con il professore di matematica abbiamo provato ad applicarlo al nostro viso per valutare la “nostra bellezza” nelle misure rappresentate nell’immagine.

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… Ora sappiamo che siamo belle!

 

 

Make up tutorial: la Berlino degli anni Ottanta

All’epoca della Guerra Fredda anche in fatto di moda e bellezza le tendenze erano molto diverse fra Est e Ovest della Germania. Nell’Est l’individualismo la faceva da padrone, così anche il look diventava un modo per distinguersi, mentre le ragazze che stavano dall’altra parte vestivano in modo meno ricercato e molto simile una all’altra. Il look tedesco, soprattutto quello della Germania dell’Ovest prendeva spunto dalle tendenze mondiali. Lo stile era molto particolare: tute, jeans a vita alta, scaldamuscoli, t-shirt e cappotti lunghi fino ai piedi.

MODA PUNK:

Il punk in Germania è diventato popolare nel 1970 fino al massimo splendore per tutti gli anni ’80. Si sono poi formati una serie di gruppi punk, che in poco tempo  hanno portato alla creazione di una scena punk tedesca.

LA “CRESTA” PUNK:

Esistono un sacco di modi per avere una cresta punk. La più comune è realizzata con acqua e zucchero. Occorre:

  • versare dell’acqua in un bicchiere e successivamente riempirlo di zucchero.
  • Una volta avuto un impasto di acqua e zucchero iniziare a passarlo sulla ciocca di capelli destinata a diventare un punta della vostra cresta.
  • Infine procedere con tutte le altre ciocche.

MAKE UP PUNK:

  • Prima di realizzare la base, si procede con la definizione dell’occhio attraverso una marcata linea di eyeliner che si spinge oltre il limite dell’occhio allineandosi con il margine esterno delle sopracciglia. Anche la palpebra inferiore dell’occhio va delimitata dal segno dell’eyeliner.
  • Applicare un’abbondante quantità di mascara nero sulle ciglia superiori e inferiori.
  • Si passa in seguito alle sopracciglia, che vanno infoltite con l’applicazione di piccoli tocchi di matita nera fino a creare un effetto marcato e intenso.
  • Si stende un fondotinta di una tonalità più chiara rispetto a quella della pelle.
  • Si applica un blush color rosa shocking sugli zigomi.
  • Si definiscono le labbra con una matita nera e le si riempiono con un rossetto opaco rosso scuro o nero. 20161221_111349

In GERMANIA OGGI.

A Berlino esistono molti quartieri nei quali è possibile trovare negozi di abiti e accessori vintage, pertanto lo street style ne è decisamente influenzato. Il look del giovane tedesco dei centri più grandi è casual ma attento alla moda, ricco di dettagli cool e influenze vintage.

BENESSERE:

Oggi rimane il termine Baden (“fare il bagno”), che spesso accompagna località che hanno una storia termale da raccontare. Vicina all’Italia, la Foresta Nera offre una strada ricca di città termali, un percorso del benessere che attraversa un meraviglioso ambiente naturale. Anche il resto della Germania offre una vasta quantità di centri termali e benessere, ad esempio: Aquisgrana con le sue sorgenti termali. Al giorno d’oggi in Germania, specialmente nelle grandi città come Berlino si trovano molti prodotti bio per la cura del corpo a poco prezzo. Lo stile berlinese è molto difficile da definire, tante persone si muovono in bicicletta o semplicemente stanno fuori per tante ore e non sanno quando torneranno a casa, quindi necessitano di una borsa capiente o addirittura uno zainetto.