Oggi in Prima triennale abbiamo fatto un “esperimento”… Per insegnarci a utilizzare il passato remoto, a concordare i verbi e per sviluppare la nostra creatività, la prof. di Lettere ha portato in classe alcuni dadi su cui erano raffigurate immagini diverse (una mongolfiera, un gelato, un panino un gatto, un uccellino, un camper, un autobus ecc)… A turno abbiamo  tirato i dadi: a seconda delle immagini che vi erano sopra, ognuna di noi ha dovuto inventare una parte di storia… Ecco come sta andando per ora, inizia Lisa… Tieni presente che sembra facile, ma non lo è affatto!

Questi sono i dadi che abbiamo usato!
Questi sono i dadi che abbiamo usato!

Lisa: Daniel, la mattina del suo ventottesimo compleanno, si concesse di svegliarsi a mezzogiorno. Il sole bruciava l’asfalto e stare dentro al camper  era diventato insostenibile. Decise così di affacciarsi alla porta e dare un’occhiata in giro. Nei dintorni non c’era anima viva e si sentiva soltanto il frinire delle cicale nella calura estiva. Mentre scartava il suo gelato, si incamminò verso la vicina stazione dei treni come tutti i venerdì. Al termine della scala di marmo che conduceva alla stazione, vide una valigia abbandonata vicino ad una ringhiera. Dopo aver aspettato una buona mezz’ora, prese la valigia e si diresse verso un bar che stava all’isolato accanto, dove ordinò un caffè macchiato. Girò il caffè e lo mandò giù piuttosto velocemente bruciandosi la lingua. Si decise ad aprire la valigia e al suo interno trovò una serie di camicie hawaiane, un reggiseno di noci di cocco e una gonnellina di fili di paglia. In fondo alla valigia scorse un bigliettino con un numero di telefono e un nome di donna: Rosa. Sulla strada del ritorno, si fermò ad un Fast Food maleodorante.

Jessica: Daniel prese il telefono e chiamò questa misteriosa ragazza. Dall’altra parte del telefono si sentì una voce allegra e gentile. Le disse di aver trovato una valigia contenente il suo numero di telefono e si misero d’accordo per vedersi l’indomani mattina. La nottata fu lunga e il sonno agitato: alla mattina Daniel era in un bagno di sudore, si lavò, si vestì e si diede il profumo. Arrivò all’appuntamento in perfetto orario, ma di Rosa non c’era traccia, così si mise al tavolo e l’aspettò per circa un’ora. Stava perdendo le speranze quando a un tratto entrò nel locale un’affascinante ragazza dai capelli lunghi e rossi, occhi chiari, di statura piuttosto bassa e magrolina. Si intesero con una sguardo,  sedettero vicini e fecero colazione. Parlarono del più e del meno e Rosa gli disse che la settimana successiva sarebbe partita per le Hawaii. Quella sera Daniel, ripensando alla ragazza si rese conto che aveva suscitato il suo interesse, così le fece una telefonata chiedendole di uscire  il giorno dopo.

Rita: La mattina Daniel andò a prendere Rosa a casa sua con il motorino. Il suo viso sprizzava felicità da tutti i pori. Appena arrivò a casa della bellissima nuova amica, le disse che l’avrebbe portata alla fattoria a fare una passeggiata, lei accettò con grande entusiasmo. Lungo la strada si fermarono a prendere un caffè americano, scambiarono qualche parola e lui percepì che il suo interesse era intenso e ricambiato. Tutto a un tratto, Daniel tirò fuori dallo zaino un pacchetto regalo rosa shocking. Quando Rosa, piuttosto sorpresa, lo scartò, ci trovò dei bellissimi occhiali di Dolce&Gabbana, lo fissò negli occhi e gli disse: ”Veramente c’è un malinteso, io sono fidanzata!” BANG!!!. In quel mentre, scese da un Audi A3 nero fiammante, un bel ragazzo alto, moro e con bellissimi occhi azzurri  come il cielo. Si avvicinò a Rosa, le prese la mano e le disse: “Tesoro, hai finito?” dandole un bel bacio appassionato.

Greta:  Daniel sbiancò, e per l’imbarazzo decise di andarsene. Prese la macchina e tornò di corsa al suo camper. Sbattè la porta e si abbandonò sul letto con la testa ancora piena di pensieri. Rosa e il suo ragazzo, invece, restarono al bar perché Marco, il fidanzato, voleva mangiare un gelato. Nel profondo Rosa era dispiaciuta per quanto  successo: quel ragazzo si era preso una bella cotta per lei. Con un gesto rapido prese gli occhiali che lui le aveva regalato e se li mise, salutò frettolosamente Marco e scappò a prendere l’autobus.

Camilla: “Pronto, Daniel, sono io, Rosa. Credo di doverti delle scuse… Possiamo rivederci il prima possibile? Ti aspetto al fast food vicino al tuo camper”. Daniel dopo aver ascoltato il messaggio in segreteria, si mise gli occhiali da sole, prese la sua bicicletta e raggiunse il fioraio più vicino dove comprò una rosa screziata. Appena si videro, il cuore di entrambi batté all’impazzata, si strinsero in un abbraccio e Rosa gli chiese scusa in lacrime. Daniel con calma e pazienza la rassicurò dicendole che lui aveva frainteso e che non era accaduto nulla di grave. Le asciugò le lacrime: “Ti va di tornare alla fattoria?”. Il sorriso di lei bastò come risposta.

Elena : Gli animali scorrazzavano tranquilli e il profumo dell’estate inoltrata era ovunque nell’aria. Rosa e Daniel giocavano a rincorrersi, quando lui le prese la mano e poggiarono contro un tronco di un albero. Una fitta pioggerellina iniziò a bagnare le foglie degli alberi, che cominciarono a gocciolare sul viso della ragazza. Daniel la strinse in un dolce abbraccio e la baciò. A casa sua, Marco guardò l’orologio: Rosa era sparita già da due ore e non rispondeva ai messaggi. La gelosia mista a preoccupazione cominciò a segnargli il volto.

Alessia : La rabbia di Marco stava crescendo e anche il numero dei suoi messaggi per Rosa. Quando la ragazza vide il cellulare si sentì profondamente in colpa e corse da lui prendendo l’autobus. Sui sedili posteriori un movimento attirò la sua attenzione: si avvicinò per vedere meglio. Un batuffolo di pelo nero stava riposando tutto tranquillo. “Ciao, bel gattino! Cosa ci fai qui da solo?” Sporse dal fondo un musetto e due occhietti azzurri la fissarono. “Ciao, Rosa! Ti sto seguendo da un po’ di tempo… Rosa restò scioccata: non poteva crederci, il gatto le stava parlando! Chiacchierarono per tutto il viaggio, quando il gatto le disse che doveva prendere una decisione tra Daniel e Marco. Scesi dall’autobus, i due raggiunsero il bar vicino a casa di Marco per mangiare qualcosa. Marco vide quell’insolita coppia pranzare sotto casa sua e scese le scale di corsa. Dentro al bar, notò gli occhiali da sole nuovi fiammanti e le chiese da dove venissero. Rosa restò in silenzio. Daniel, che aveva preso il camper per cercarla dopo la sua fuga improvvisa, li vide attraverso la vetrata passando di lì.

TO BE CONTINUED…   🙂

Hai qualche suggerimento per la nostra storia? Seguici per sapere come andrà a finire e lascia un commento!

 

 

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